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- CHIMICAD V 1.24
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- PROGRAMMA SHAREWARE REALIZZATO DA
- PAOLO GATTI
- (gatti@iatfa.unige.it)
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- Catalog file inglese a cura di
- GIOVANNI CALDERONE
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- Sviluppato in BLITZ BASIC® V2.1
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- 1 : INTRODUZIONE
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- ....poichè un chimico non pensa, anzi non vive, senza modelli, mi attardavo a
- raffigurarmi, disegnandole sulla carta, le lunghe catene di silicio, ossigeno,
- ferro e magnesio, col poco nichel intrappolato fra le loro maglie....
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- da "Il sistema periodico", Primo Levi; Einaudi.
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- Chimicad è un programma di CAD CHIMICO BIDIMENSIONALE (in grafica bitmap), con
- cui è possibile disegnare molecole di qualsiasi tipo che possono poi essere salvate
- in formato IFF (per un' eventuale uso in programmi di DTP) o in un formato interno
- adatto alla creazione di archivi di formule.
- L' interfaccia del programma mette a disposizione strumenti di disegno classici
- (sul tipo di DPaint®...) assieme a una serie di pennelli predefiniti, rappresentanti
- tra l' altro le principali strutture organiche cicloalifatiche e aromatiche.
- Proprio questi pennelli sono il cuore del programma e permettono di velocizzare
- molto le operazoni di disegno rispetto a un comune programma pittorico non dedicato
- alla chimica.
- L' uso di un pennello è molto semplice : si clicca sul desiderato, lo si muove
- con il mouse e lo si fissa nella posizione voluta.
- Combinando i diversi strumenti a disposizione risulterà molto semplice realizza-
- re qualsisai tipo di struttura.
- La possibilità di inserire in appositi banchi le formule realizzate permetterà
- anche di creare delle vere e proprie librerie di pennelli con le strutture più fre-
- quentemente usate nel proprio campo di studio.
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- L' uso della grafica bitmap può far sembrare perdente in partenza ChimiCad nei con-
- fronti di mostri sacri quali ChemWindow® o Chemintosh®, ritengo che comunque per un
- uso normale (io ho usato il suo progenitore nella stesura della mia tesi di laurea)
- possa dare la soddisfazione di lavorare con il Vostro Amiga in un settore pressochè
- privo di software dedicato.
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- Il programma richiede schermi in ALTA RISOLUZIONE (larghezza almeno=640 pixels) anche
- non interallacciati; i migliori risultati si ottengono però con schermi "proporziona-
- li", cioè di 640x512 pixels o ancora meglio 800x600.
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- 1.1 Avvertenze
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- Questo software è fornito senza alcuna garanzia implicita o esplicita.
- L' autore non è in nessun modo responsabile per qualsiasi danno o perdita che possa
- avvenire per l' uso diretto o indiretto di questo software.
- Usate questo software interamente a vostro rischio.
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- 1.2 Copyright
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- Questo programma è SHAREWARE, la versione di valutazione è di libera distribuzione.
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- La versione registrata è per il solo uso personale dell' utente che l' ha acquisita,
- ne è vietata la distribuzione sia a pagamento che gratuita.
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- E` inoltre vietata qualunque modifica all' interfaccia grafica e ai pennelli prede-
- finiti presenti tanto nella versione di valutazione che in quella registrata.
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-
- Tutti i diritti riservati all' autore :
- PAOLO GATTI
- Via Pietro Cristofoli 3/7
- 16151
- GENOVA
- E-Mail : gatti@iatfa.unige.it
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- 1.3 Distribuzione
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- E' permessa la distribuzione della versione di valutazione e il suo inserimento in
- qualsiasi raccolta di software di Pubblico Dominio (sia su CD-ROM che in BBS o siti
- Internet) a condizione che tale distribuzione sia gratuita (salvo una ragionevole
- quota per il supporto) e che si mantenga inalterata la struttura originale dell' ar-
- chivio di distribuzione.
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- Per inserire il programma in un disco che accompagni riviste o pubblicazioni si pre-
- ga di chiedere consenso all' autore che lo accorderà in cambio del numero della ri-
- vista cui sia allegato il suo lavoro.
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- Questo programma non può essere incluso o usato in programmi commerciali senza il
- permesso scritto dell' autore.
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- 2 : RISORSE RICHIESTE
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- Questa versione gira correttamente anche su macchine con Kickstart 2.x.
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- Il programma richiede :
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- Kickstart® e Workbench® 2.04 o successivi
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- ASL.Library V39.4 o successive [fornita]
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- Reqtools.library (© Magnus Holmgren & Nico Francois)[fornita]
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- Locale.library (Fornita da KS 2.0 in poi)
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- Almeno 1 Mb di memoria totale.
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- Programma testato su :
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- Amiga 1200 68030-50MHz/4 Mb Fast/2MB Chip/HD IDE esterno 540 MB
- Amiga 1200 68020/2 MB Chip Ram/HD IDE esterno 540 MB/Squirrel SCSI CD-ROM
- Amiga 500/Ks 1.2+2.04/½Mb Chip/½Mb Fast [Provato sotto Ks 2.04])
- Amiga 4000/Ks3.1/Cyberstorm 68060/40 Mb Ram/Hd 5 Gb+Hd 2 Gb
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- Routine di stampa testata con:
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- HP Deskjet 550C
- EPSON LQ 400 (24 aghi)
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- Usando sia driver e preferences di sistema che TurboPrint 4.1 (© Irsee Software).
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- Incompatibilità:
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- Durante i test su A1200 l' unica incompatibilità si è riscontrata è con la commodity
- MULTICX che crea disturbi nell' uso di mouse e menu a barra.
- Sull' A500 si è avuta incompatibilità con MCP.
- Nei test su Amiga 4000 dotato di Cybergraphics 4 Mb on board, ChimiCad poteva aprire
- uno schermo usando la scheda grafica ma in esso si aveva un pesante rallentamento
- delle operazioni di disegno.
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- Sarà estremamente gradita la segnalazione di qualsiasi incompatibilità con configura-
- zioni o programmi particolari.
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- 3 : INSTALLAZIONE
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- L'installazione viene eseguita automaticamente cliccando sull' icona INSTALL.ITA
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- Lo script di installazione richiede la presenza nel vostro Path di ricerca comandi
- del programma INSTALLER®, non fornito con il sistema operativo, ma facilmente repe-
- ribile in qualunque programma che abbia installazione automatica.
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- Ho omesso tale programma dall' archivio per evitare un download di ulteriori 100 Kb
- anche in considerazione della sua facile reperibilità.
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- Qualora non disponeste di INSTALLER® potete effettuare l' installazione manualmente
- come indicato nel file INSTALLA_it.doc .
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- 4 : REGISTRAZIONE
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- La versione in Vostro possesso è rivolta alla VALUTAZIONE DEL PROGRAMMA e come
- tale presenta alcune opzioni disabilitate o ridotte al fine di incoraggiare la
- Vostra registrazione :
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- - La STAMPA è disabilitata
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- - Il SALVATAGGIO DELL' INTERO FOGLIO DISEGNO è disabilitato
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- - Si possono SALVARE PENNELLI COME IFF solo se con dimensioni minori di 70x70 pixels
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- - I banchi pennelli salvati perdono tutti i loro componenti salvo i primi due
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- Registrandosi si otterra` un key file che renderà il programma completamente funzio-
- nante e una serie di archivi pennelli contenenti svariate strutture relative a molte
- classi di composti.
- La registrazione da` inoltre diritto a ricevere con uno sconto del 50% qualsiasi ver-
- sione successiva del programma.
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- Il costo della versione registrata di CHIMICAD e` di 25000 lire spese di spedizione
- comprese.
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- Si puo` richiedere la registrazione al seguente indirizzo:
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- PAOLO GATTI
- Via Pietro Cristofoli 3/7
- 16151
- GENOVA
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- E-Mail : gatti@iatfa.unige.it
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- Per il pagamento allegare alla richiesta :
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- -Fotocopia di vaglia postale intestato all' autore
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- oppure
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- -Contante (se si nutre estrema fiducia nelle nostre Poste....)
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- 5 : USO DI CHIMICAD
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- Il programma all' avvio apre uno schermo nella risoluzione decisa dall' utente
- tramite il PREFERENCES EDITOR (vedi menu comandi), di default è scelta la modalità
- HIRES LACED 640x512.
- Eliminato il requester di presentazione si accede alla pagina di lavoro che mostra
- due finestre:
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- _FOGLIO DI DISEGNO
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- _STRUMENTI E PENNELLI
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- Gli strumenti e i pennelli selezionabili con un click del tasto sinistro del mouse
- (LMB) vengono usati per agire sul Foglio di disegno, quest' ultimo può essere visto
- per intero mandando in backgound la finestra strumenti tramite il suo gadget di pro-
- fondità. Questa finestra può essere riportata in primo piano premendo il gadget di
- profondità della finestra del foglio di disegno.
- La finestra strumenti è altresì movibile tramite la sua barra titolo.
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- Dalla Barra Menu sono accessibili tre MENU PENNELLI e un MENU COMANDI.
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- Nei primi saranno inseribili pennelli personali creati dall' utente (i cui gruppi
- sono salvabili su disco e ricaricabili [vedi oltre]),l' ultimo contiene una serie
- di comandi di utilità.
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- 5.1 FINESTRA STRUMENTI
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- Contiene due serie di gadget selezionabili con il mouse, la prima presenta degli
- strumenti di vario genere mentre nella seconda si trovano i pennelli predefiniti.
- Gli ultimi tre gadget della prima riga rappresentano ognuno un BANCO PENNELLI e si
- usano in associazione con gli strumenti che agiscono su di essi.
- Questa finestra può essere nascosta per rendere disponibile tutto il foglio disegno
- premendo il suo gadget di profondità; per riportarla in primo piano premere il gadget
- di profondità della finestra di disegno.
- Durante la routine di stampa dell' intero foglio la finestra strumenti è chiusa e
- riaperta automaticamente.
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- NOTA BENE
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- QUALSIASI COMANDO O PENNELLO SI SIA SCELTO si può abbandonarne l' uso PREMENDO IL
- TASTO DESTRO DEL MOUSE (eccetto per ROTAZIONE, vedi oltre) o il TASTO ESC della
- tastiera.
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- 5.1.1 TRACCIARE LINEA
- Consente di tracciare linee INTERE (è sottinteso che i comandi di disegno
- agiscano tutti sulla finestra FOGLIO DISEGNO) tra due punti che vengono se-
- lezionati cliccando con il tasto sinistro del mouse.
- Scelto il primo punto si può allungare e inclinare la linea a piacere.
- La seconda pressione del tasto sinistro fissa la linea nella posizione
- raggiunta.
- Fatto ciò si esce dallo strumento.
-
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- 5.1.2 TRACCIARE POLIGONO
- Permette il disegno di più linee consecutive unite fra loro; si procede co-
- me per le linee singole usando il tasto sinistro del mouse.
- Si possono ottenere sia poligoni chiusi che spezzate: per i primi si trac-
- ciano tutti i lati eccetto l' ultimo che si ottiene premendo la BARRA SPA-
- ZIATRICE; per le seconde, disegnato l' ultimo segmento si preme il tasto
- destro del mouse o il tasto ESC.
- In ogni caso dopo il disegno dell' ultimo segmento si esce dallo strumento.
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- 5.1.3 DISEGNO A MANO LIBERA
- Consente di disegnare a piacere tenendo premuto il tasto sinistro del mouse;
- il suo rilascio non fa uscire dallo strumento e si può riprendere a dise-
- gnare premendo il tasto sinistro.
- Per abbandonare lo struento si dovrà usare il tasto destro o ESC.
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- 5.1.4 TRACCIARE CERCHIO
- Per disegnare un cerchio si sceglie il suo centro premendo il LMB, quindi
- lo si dimensiona e infine lo si fissa premendo ancora LMB.
- si può abbandonare lo strumento con ESC o LMB.
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- 5.1.5 INSERIRE LETTERE
- Con questa icona si accede alla possibilità di inserire del testo sul foglio
- di lavoro; si sceglie il punto iniziale con mouse e LMB, quindi si inizia a
- scrivere.
- Il font usato sarà quello scelto con l' apposito comando presente nel menu
- COMANDI VARI; di default è usato il font TOPAZ in CORPO 8 o quello deciso
- dall' utente nel PREFERENCES EDITOR.
- I tasti FRECCIA consentono di muovere il cursore sul foglio a step di un
- carattere; usando il tasto TAB si può passare ad uno step di un pixel.
- Si possono cancellare lettere (solo quelle inserite dopo l' ultimo uso dei
- tasti FRECCIA) con il tasto BACKSPACE (<--), mentre il tasto DEL non è at-
- tivo.
- Dopo la scelta del punto iniziale il mouse è inattivo e si può spostare il
- cursore solo mediante i tasti FRECCIA.
- Si può fissare quanto scritto ed uscire dal comando premendo RETURN.
- La routine di scrittura pone automaticamente come pedici i numeri subito a
- destra di una lettera, questa possibilità (modalità FORMULA, vedi oltre)
- velocizza molto la scrittura di molti composti (tipo lunghe catene o formule
- inorganiche).
- Per scrivere lettere o numeri come APICI o PEDICI si possono usare i tasti
- F1 e F2 che attivano il superscript e l' underscript; con il tasto F3 si
- ritorna sulla linea di base.
- Il tasto F4 consente di accedere ad un Font Speciale che può essere definito
- dal preferences editor o selezionato tramite Scegli Font (menu comandi).
- Io ho inserito di default il font Symbol che contiene le lettere greche.
- Il tasto F5 abilita o disabilita alternativamente la modalità FORMULA che
- permette l' automatica scalatura a pedice (se attivata, come di default)
- di tutti i numeri immediatamente a destra di una lettera (non separati cioè
- da alcuno spazio).
-
- 5.1.6 RUOTARE
- Questo strumento permette di ruotare un pennello predefinito oppure una
- sezione del foglio disegno o ancora un pennello personale presente in
- un menu pennelli.
- Selezionata l' icona si deve scegliere cosa ruotare :
-
- -PREDEFINITO : è sufficiente un click sull' immagine del pennello
- voluto.
-
- -PERSONALE : lo si seleziona dal menu in cui si trova usando il
- tasto destro del mouse (si opera come per qualsiasi
- menu a tendina)
-
- -SEZIONE FOGLIO : si clicca sullo strumento STACCA PENNELLO (11) e
- si seleziona la zona da ruotare tramite esso.
-
-
- Una volta definito l' oggetto da ruotare questo compare sotto il puntatore
- del mouse e si può spostarlo nella zona in cui effettuare la rotazione.
- Premendo il tasto sinistro del mouse si blocca l' oggetto nel punto del foglio
- disegno in cui effettuare la rotazione (terminata la quale il pennello potrà
- essere nuovamente spostato a piacere sul foglio stesso).
- Per ruotare si preme il tasto sinistro del mouse, ottenendo ad ogni click una
- rotazione di 90°, salvo che l' oggetto non sia uno dei pennelli predefiniti.
- In tal caso infatti il pennello è ruotato ad ogni click secondo questa serie
- di angoli:
-
- 30-45-60-90-120-135-150-180-210-225-240-270-300-315-330-0.
-
- Ottenuta la rotazione voluta si preme il tasto destro del mouse (che quindi,
- come detto precedentemente, non è utilizzabile per uscire dallo strumento du-
- rante la rotazione) per poter muovere il pennello a piacere sul foglio da di-
- segno e fissarlo col tasto sinistro (a questo punto è nuovamente possibile u-
- scire dallo strumento oltre che con ESC anche con il tasto destro).
- L' immagine così ruotata è disponibibile fino all' uscita dallo strumento di
- rotazione.
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- 5.1.7 FLIP X
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- L' uso generale è simile a ROTATE, con la differenza che, premendo il LMB
- si passa tra le due immagini speculari orizzontali dell' oggetto scelto.
-
- 5.1.8 FLIP Y
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- Vale quanto detto per FLIP X, l' oggetto scelto è però reso speculare in
- verticale.
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- 5.1.9 STAMPARE
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- Scelta questa opzione viene richiesto se stampare tutto il foglio di dise-
- gno o solo una zona.
- Nel primo caso la stampa avviene immediatamente, nel secondo si deve prima
- selezionare una zona rettangolare corrispondente alla parte di foglio che
- si vuole stampare.
- Per la scelta si usa un rettangolo estensibile di cui si fissano i punti
- iniziale e finale con il tasto sinistro del mouse; come sempre per uscire
- durante la selezione si può usare il tasto destro o ESC.
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- Per avere buoni risultati di stampa occorre settare adeguatamente le pre-
- ferences grafiche della propria stampante; operando a 300x300 DPI conviene
- lavorare con LIMITI=MULTIPLO ad un fattore di 4x4 e con SMOOTHING=ON.
- (vedi anche REQUISITI SISTEMA).
-
- In ogni caso conviene spesso effettuare delle prove per trovare la miglior
- combinazione per la propria stampante e risoluzione di stampa.
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- 5.1.10 CANCELLARE ZONA
-
- Si sceglie tramite il rettangolo estensibile un' area di foglio disegno
- che si vuole cancellare.
- Questa opzione non chiede conferme prima dell' eliminazione del disegno,
- conviene quindi prestare molta attenzione, non essendo disponibile una
- funzione di recupero.
-
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- 5.1.11 CANCELLARE PAGINA
-
- Permette di ripulire completamente il foglio di disegno.
- Viene chiesta conferma prima di procedere alla cancellazione.
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- 5.1.12 CARICARE IFF
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- Consente di caricare un' immagine IFF che verrà usata come se fosse un pen-
- nello personale.
- Il file è selezionabile da un files requester apposito che usa come percor-
- so base la directory del programma; è possibile comunque modificare tale
- scelta con l' apposita opzione del MENU COMANDI (vedi).
-
- L' immagine non sarà caricata e comparirà un apposito messaggio se le sue
- dimensioni sono troppo elevate o il numero di colori è superiore a due.
-
- Qualora si volesse caricare un' immagine di grosse dimensioni conviene usa-
- sare la funzione CARICARE PAGINA presente nel MENU COMANDI.
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- 5.1.13 SALVARE IFF
-
- Consente di salvare come immagine IFF una zona di foglio disegno.
- Questo comando è utile per creare immagini di strutture importabili in
- programmi di DTP.
- Non ci sono limiti alle dimensioni selezonabili.
-
- Con immagini molto grandi si può notare un lieve rallentamento dovuto alla
- routine di controllo che elimina le zone vuote eventualmente selezionate at-
- torno all' immagine vera e propria.
-
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- 5.1.14 STACCARE PENNELLO
-
- Consente di scegliere una sezione di foglio disegno da trasformare in un
- pennello personale utilizzabile a piacimento.
- Per selezionare il pennello lo si racchiude in un rettangolo estensibile
- nel modo già visto in altri strumenti.
-
- Anche in questo caso si eliminano le zone vuote attorno alla figura scelta.
- Come detto precedentemente questo strumento può essere associato a RUOTARE
- al fine di operare su pennelli staccati al momento.
-
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- 5.1.15 PENNELLO IN BANCO
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- Si opera come per staccare un pennello, con la differenza che, selezionata
- la zona di foglio disegno voluta, si deve indicare il banco in cui inserirlo
- per averlo disponibile per tutta la sessione di lavoro.
-
- Come in precedenza si delimita un rettangolo attorno al pennello voluto,
- quindi si sceglie il banco in cui inserirlo cliccando sull' icona ad esso
- relativa nella finsetra strumenti.
-
- -
- Qualora tutti i banchi siano completi (15 pennelli contenuti), si viene in-
- formati che occorre liberare lo spazio per il nuovo pennello; in tal caso si
- può svuotare completamente uno dei banchi o semplicemente togliere da questo
- un elemento al momento inutile (è chiaro che qualsiasi eliminazione, comple-
- ta o parziale, da banchi non salvati su disco porta alla definitiva perdita
- di quanto eliminato [vedi anche CANCELLARE BANCO e CANCELLARE VOCE]).
- -
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- Scelto il banco, un requester chiede di inserire il nome che si vuole dargli
- (se non si vuole cambiare basta un RETURN nella riga `nome banco', dove è
- presente quello valido al momento), che può essere lungo al massimo 20 carat-
- teri; quindi un altro requester chiede il nome da dare al pennello (lasciando
- vuoto lo spazio `nome pennello' si esce dallo strumento) la cui lungehzza non
- deve superare i 25 caratteri.
-
-
- 5.1.16 CANCELLARE BANCO
-
- Attivato questo strumento si può scegliere cliccando sulla sua icona quale
- banco pennelli cancellare.
- La cancellazione porta alla liberazione di tutte le posizioni del banco
- rendendolo disponibile al caricamento in esso di un banco da disco [vedi
- oltre]; naturalmente se il contenuto non è stato previamente salvato non
- c' è modo di recuperarlo dopo la cancellazione.
- Prima di cancellare il banco un requester informa sul suo contenuto e chiede
- conferma, offrendo anche la possibilità di salvarlo prima di eliminare.
-
- Se tutti i banchi sono vuoti si viene avvisati dell' inutilità dell' azione.
-
-
- 5.1.17 CANCELLARE VOCE
-
- Attivato tale strumento si può scegliere direttamente dal MENU PENNELLI quale
- suo elemento vada eliminato.
- Prima di procedere all' eliminazione un requester mostra il pennello che si
- è scelto e chiede conferma per proseguire.
-
- Se tutti i banchi sono vuoti si viene avvisati.
-
-
- 5.1.18 LISTARE BANCO
-
- Scelto un banco tramite files requester vengono mostrati i nomi dei pennel-
- li in esso contenuti; è anche data la possibilità di caricare il banco.
-
-
- 5.1.19 CARICARE BANCO
-
- Permette di caricare da disco un banco precedentemente salvatovi.
- Si deve scegliere il banco in cui caricare i pennelli, cliccando sulla sua
- icona nella finestra strumenti.
- Se un banco contiene già uno o più pennelli non è disponibile a ricevere
- il caricamento di un altro banco.
- Se tutti i banchi contengono già dei pennelli un requester avvisa del fatto.
-
- Stabilita la destinazione si deve scegliere tramite un files requester il
- banco pennelli da caricare (il requester mostra solo i files .SHP, vedi oltre
- per ulteriori dettagli).
-
- NOTE SUI FILES GENERATI DA CHIMICAD !!!
-
- Durante il salavtaggio di set di pennelli CHIMICAD crea due files con egual
- nome e diversi suffissi :
-
- .SHP è per il file che contiene le immagini dei pennelli.
-
- .FRN è per il file contenente i nome dei pennelli e le informazioni
- sul set che compongono.
-
- Questi suffissi sono aggiunti automaticamente ai files se si dimentica
- di farlo al momento della definizione del nome.
-
- ATTENZIONE !!!
-
- I due files devono essere presenti nella stessa directory affinchè si possa
- caricare il set di pennelli ad essi relativo.
- Il suffisso deve essere legato al giusto tipo di file (no .shp per file dei
- nomi e .frn per quello delle immagini).
- Non si modifichino nomi di set pennelli per quel che riguarda la parte
- del suffisso, nè si assegnino tali suffissi a files diversi da quelli di
- CHIMICAD.
-
- Non si possono caricare files che non abbiano il suffisso .SHP, e se si
- tenta di farlo un requester avvisa che il file scelto probabilmente non
- è adato all' uso in Chimicad.
- Se si unisce un suffisso .SHP o .FRN ad un file sbagliato e si tenta di
- caricarlo si ottiene un' uscita dal programma (se si è fortunati) oppure
- un blocco del sistema.
-
- 5.1.20 SALVARE BANCO
-
- Consente di memorizzare su disco un banco scelto tramite la sua icona; se il
- banco scelto risulta vuoto si viene avvisati da un requester, come nel caso
- in cui tutti e tre i banchi fossero privi di contenuto.
-
- Deciso quale banco salvare si inserisce il nome con cui memorizzarlo in un
- files requester dal quale si seleziona anche la directory in cui salvare
- (di default è presentata quella in cui si trova il programma, anche qui, co-
- me per il salvataggio di IFF si può cambiare percorso usando l' apposta voce
- del menu coamndi).
-
- Il nome del file deve contenere il sufisso .shp; se è omesso il programma lo
- aggiunge automaticamente.
-
- 5.1.21 ICONE BANCHI PENNELLI
-
- Si usano per indicare su quale banco operare con certi strumenti [vedi
- ad esempio caricare banco, salvare banco ecc.].
- Riportano sempre il numero di pennelli attualmente presenti nel banco.
-
-
-
-
-
- 5.2 FOGLIO DI DISEGNO
-
- Con questo termine si intende l' area di schermo utilizzabile per il disegno delle
- strutture chimiche.
- L' area disegnabile ha un' estensione regolata in base al modo schermo scelto, e di
- norma e` parzialmente coperta dalla FINESTRA STRUMENTI; quest' ultima puo` essere
- "nascosta" mediante la pressione del relativo gadget di profondità.
- La ricomparsa della finestra strumenti si ottiene con il gadget di profondità della
- finestra di disegno.
-
-
-
- 5.3 MENU PENNELLI
-
- Si tratta di tre MENU A DISCESA richiamabili col tasto destro del mouse che conten-
- gono serie di pennelli definiti dall' utente.
- Una serie di pennelli prende anche il nome di BANCO e puo` contenere al massimo 15
- elementi, ciascuno identificato da un nome lungo al massimo 20 caratteri.
- Anche i banchi hanno un nome associato e anche questo ha lunghezza massima di 20.
- I banchi pennelli sono salvabili o richiamabili da disco e questo consente di creare
- vasti archivi di gruppi di formule chimiche.
-
-
-
-
- 5.4 MENU COMANDI
-
- Sono presenti in questo menu una serie di comandi di utilita`:
-
- INFORMAZIONI : Fornisce alcuni dati riguardo al programma e all' autore.
-
- SALVA PAGINA : Consente il salvataggio dell' intero FOGLIO DISEGNO come
- file IFF.
-
- CARICA PAGINA : Permette di caricare schermate IFF sul FOGLIO DISEGNO.
- Tali schermate non possono avere più di 2 colori.
- Qualora la pagina avesse dimensioni superiori a quelle
- dello schermo in uso, un requester proporrà la scelta
- tra l' abbandono dell' operazione e la conversione dello
- schermo alla risoluzione necessaria.
- Optando per la conversione si potrà decidere la nuova
- risoluzione e modalità video tramite adatto requester.
-
- MODIFICA NOME PENNELLO : Con questo comando si puo` cambiare il nome di
- un pennello inserito in un banco scegliendolo
- direttamente dal suo Menu Pennelli.
- Selezionata questa voce dal menu si sceglie il
- pennello e quindi si inserisce il nuovo nome
- in una finestra che mostra, oltre al vecchio
- nome l' immagine del pennello.
-
- PREFERNCES EDITOR: da questa finestra l' utente può decidere le caratte-
- ristiche (modo video, fonts vari, sentieri di ricerca)
- di del programma.
- Vengono mostrati i settings attivi al momento attuale
- ed è offerta la possibilità di modificarli, cliccando
- sul gadget relativo all' oggetto voluto.
- La definizione di tali caratteristiche avviene tramite
- i diversi Requester citati in precedenza.
- Le scelte fatte saranno attive dal successivo lancio
- del programma, a condizione che vengano salvate nel
- file chimicad.settings tramite l' apposito gadget della
- finestra; si può anche decidere di renderle immediata-
- mente attive usando il bottone USA.
- Il file è in formato testo sequenziale e può essere fa-
- cilemnte editato anche dall' esterno di chimicad.
-
- CAMBIA DIRECTORY: Permette di scegliere i percorsi in cui salvare i
- Banchi Pennelli (file .shp) e gli oggetti IFF.
- Si operano le scelte tramite Path Requester dopo aver indicato
- se si sceglie un path per SHP o IFF.
-
- CAMBIA FONT : da qui si accede ad un REQUESTER che consente la scelta
- del tipo di font da modificare. Scelto ciò si decide con un co-
- modo font requester il font da usare, le sue dimensioni e il suo
- stile (grassetto, italico, sottolineato).
- Le restanti opzioni presenti nel requester non hanno influenza
- sul font selezionato.
- Il requester mostra l' elenco dei fonts presenti nella device
- logica FONTS: .
-
- CAMBIA MODO SCHERMO : permette di decidere la risoluzione dello schermo
- in cui ChimiCad lavorerà. Sono accettate tutte le modalità grafi-
- che gestite dal chipset presente sulla porpria macchina (Eccet-
- to HAM,HB e Lores che non vengono nemmeno mostrate dal requester).
-
-
- STATO MEMORIA : Fornisce la quantita` di memoria libera.
-
- ESCI : Permette l' abbandono del programma, presenta una richiesta di
- conferma onde evitare uscite accidentali.
-
-
-
-
- 6 : RINGRAZIAMENTI
-
- Un amorevole ringraziamento a Monica per l' affetto e il supporto.
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- Ringraziamenti piu` "tecnici" alla ACID SOFTWARE per il BLITZ BASIC®,
- linguaggio in cui questo programma è stato scritto.
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- Un grazie anche a Magnus Holmgren e Nico Francois per la REQTOOLS.LIBRARY.
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- Particolare ringraziamento a Giovanni Calderone per la sua preziosa opera
- di Beta testing che ha consentito l' apporto di decisivi migliorie alla
- prima versione di ChimiCad nonchè l' eliminazione di vari fastidiosi bugs.
- In questa ultima versione Giovanni ha altresì controllato e corretto la
- traduzione in inglese del catalog file.
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- 7 : FUTURI SVILUPPI
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- Nel prossimo futuro c' è l' inserimento della funzione UNDO, possibilità di creare
- DATABASE di formule con campi testuali.
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- Per un futuro meno prossimo potrebbe aversi una versione con grafica vettoriale.
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- 8 : STORIA
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- Chimicad nasce nell' agosto 1994 per rispondere alla necessità di un veloce editor
- di strutture chimiche che mi permettesse di realizzare le formule da inserire nella mia
- tesi di laurea (volevo scriverla, impaginarla e stamparla esclusivamente con il
- mio fido A1200).
- La prima stesura viene fatta in AMOS e funge egregiamente allo scopo prefisso.
- Appena in possesso del compilatore Blitz (a mio giudizio più stabile e versatile
- di AMOS) riprendo in mano il vecchio progetto, siamo ormai a metà 95, e nei pochi
- momenti liberi (sono stagista in un' industria alimentare e mi sto preparando a
- sostenere l' esame di dottorato) comincio il porting nel nuovo linguaggio.
- L' operazione di traduzione del codice è accompagnata da una gran serie di cambia-
- menti ognuno dei quali ne suggeriva altri....
- Si ha poi una pausa coincisa con l' ingresso in università come dottorando e final-
- mente nell' estate del 1996, sacrificando parte delle ferie estive (..no comment..),
- mi decido a intraprendere un ultimo restyling e debugging della mia creatura al
- fine di inserirlo nel circuito del software shareware.
- Come mai tutto ciò ? Sicuramente perchè sono convinto delle potenzialità di Amiga
- e poi perchè mi rodeva che il mio computer preferito (in facoltà traffico quotidia-
- namente con gli "odiati" PC) non avesse praticamente nessun software impiegabile nel
- mio lavoro di ricerca.
- Spero che chiunque abbia a che fare con la chimica, da professionista, docente o stu-
- dente possa gradire il mio lavoro, considerandolo quantomeno come un omaggio al
- nostro mitico compagno di scrivania.
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- ChimiCad V 0.01 (6/1994) : Si tratta del progenitore scritto in AMOS del
- programma attuale; tutto nasce dalla necessita`
- di creare immagini di strutture chimiche per la
- mia tesi di laurea (sono un chimico farmaceutico).
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- Chimicad V0.50 (1/1995) : Primo porting in BlitzBasic
- del programma.
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- Chimicad V0.90 (7/1996) : Cambio radicale di interfaccia e requesters.
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- ChimiCad V1.00 (1/1997) : La prima versione Shareware; problemi di compatibilità
- su A500.
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- ChimiCad V1.05 (1/1997) : Risolta la compatibilità con A500.
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- ChimiCad V1.09 (2/1997) : Eliminati bugs relativi a gestione menù, cancellazione
- testo (che si aveva su amiga non AGA), numeri prima delle
- lettere.
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- ChimiCad V1.10 (2/1997) : Uso dei gadget di profondità, scelta formato schermo.
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- ChimiCad V1.12 (3/1997) : Preferences Editor e altri piccoli cambiamenti.
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- ChimiCad V1.14 (3/1997) : Riscritta routine di inserimento testo, corretti
- alcuni piccoli bugs.
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- ChimiCad V1.16 (4/1997) : Non è più necessario alcun Assign.
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- ChimiCad V1.18 (5/1997): Introdotto l' uso del Keyfile per la registrazione.
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- ChimiCad V1.19 (6/1997): Versione che usa propri catalog file (non IFF) per la
- traduzione dei comandi e dei requester.
- ChimiCad V1.20 (7/1997): I catalog file sono ora standard IFF, questo richiede
- almeno la versione 2.0 del Kickstart.
- ChimiCad V1.21 (7/1997): Modificato Preferences Editor.
- Corretto bug in cancellazione testo e distacco pennelli
- presente solo in V1.20
- ChimiCad V1.22 (7/1997): Corretti il bug relativo alla scelta ed uso dei fonts e
- quello del salvataggio configurazione nel preferences
- editor (bugs presenti solo dalla V1.20).
- ChimiCad V1.24 (8/1997): Ora lo Special Font funziona correttamente. Modificato
- lo script di installazione che evita sovrascritture di
- files non autorizzate dall' utente.
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